Il commercio elettronico

Il Problema

Il commercio elettronico (e-commerce) è uno dei segmenti di mercato con la crescita più veloce nell’industria dell’information technology (IT). Questa rappresenta un’incredibile opportunità per quei settori che lo fanno bene. Farlo bene, tuttavia, è un’impresa né facile né piccola. Infatti, creare un sito e-commerce potrebbe essere la più grande sfida tecnica cui la maggior parte delle aziende è andata incontro.

Farlo bene significa creare un sito che opera 24 ore al giorno, sette giorni la settimana, che gestisce un enorme volume di transazioni e garantisce la sicurezza nell’utilizzo delle carte di credito, facendo sì che il consumatore si trovi tanto a suo agio da acquistare e a spingerlo a tornare ad acquistare ancora.

Ci sono molti strumenti che aiutano a creare un sito e-commerce, ma quello che manca veramente è una conoscenza di base per progettare, costruire e gestire il sito. Specificatamente, non c’è una metodologia, o del personale adatto che l’azienda può impiegare per pianificare e realizzare con successo l’e-commerce.

Il risultato è che il gruppo incaricato non ha chiare direttive o singole conoscenze base su come far partire il progetto di e-commerce. Non ci sono esempi di codice testati e scalabili che possono dare un impulso al processo. Questo significa che il gruppo deve sperimentare prima di finalizzare un progetto allungando quindi i tempi di sviluppo. Inoltre, è probabile che nel gruppo non ci siano esperti specializzati nei processi di transazione, nella presentazione dei cataloghi e nelle architetture distribuite, figure essenziali per creare un sito e-commerce di successo.

Tutti questi fattori creano un serio rischio di fallimento.

Un approccio disciplinato è fondamentale per raggiungere lo scopo, rispettando il budget e i tempi prefissati. La maggior parte dei progetti tecnologici dipende dalla direzione del programma, dagli obiettivi dell’azienda e dai processi di sviluppo. Scegliere le tecnologie da usare è solo una parte dell’impresa, bisogna anche massimizzarne l’efficacia.

Le fasi dello sviluppo

Cercheremo ora di determinare quali sono le fasi da seguire per pianificare e sviluppare un progetto di e-commerce business to consumer. Il modello qui proposto è diviso in 4 fasi:

  1. Ideazione: il gruppo definisce gli scopi del progetto basandosi sui bisogni dell’azienda, organizza il progetto e stila un documento con le proprie considerazioni.
  2. Programmazione: il gruppo sviluppa i processi concettuali, logici e fisici e le specifiche funzionali. Sviluppa i progetti di sviluppo, di test, di comunicazione ed eventuali altre incombenze. Crea infine una tabella con i tempi di sviluppo.
  3. Sviluppo: il gruppo costruisce, testa e gestisce la soluzione. Dopo i test quindi il gruppo gestisce il progetto e lo stabilizza in preparazione del rilascio.
  4. Installazione: il gruppo installa il progetto e si assicura che sia stabile ed utilizzabile. Le responsabilità passano ora al gruppo operativo e di supporto.

Cercheremo di fornire informazioni su ciascuna specifica fase, i ruoli coinvolti e gli obiettivi che devono essere raggiunti alla fine di queste.

Costruire il negozio

Cercheremo ora di determinare le caratteristiche di base di un sito e-commerce business to consumer:

  1. Amministrazione del carrello della spesa: gli acquirenti on line possono aggiungere e cancellare i prodotti e vedere le quantità ordinate nel carrello mentre stanno navigando nel sito. In qualsiasi punto gli utenti possono vedere e modificare il contenuto del carrello per riprendere poi gli acquisti o procedere al pagamento. Altre caratteristiche consentono all’acquirente di salvare i carrelli (in modo da lasciare il sito, per poi ritornare e riprendere l’acquisto) e nominarli. Questo permette agli acquirenti di avere più carrelli. Al pagamento l’acquirente può ancora modificare le quantità e i prodotti. Ci deve essere un link al carrello in ogni punto del sito.
  2. Catalogazione gerarchica dei prodotti: i prodotti sono ordinati in categorie e sottocategorie per consentire raggruppamenti logici per gli acquirenti.
  3. Una versatile ricerca per i prodotti: gli acquirenti possono scorrere per categorie e sottocategorie. All’interno delle sottocategorie schermi riassuntivi mostrano i prodotti in anteprime che l’acquirente può cliccare per avere immagini più grandi e una dettagliata descrizione del prodotto. Altri link consentono all’acquirente di aggiungere il prodotto al carrello. C’è la possibilità inoltre di localizzare i prodotti tramite ricerche full-text o partial-text.
  4. La gestione delle offerte e delle promozioni: gli acquirenti possono selezionare le promozioni speciali direttamente dalla home page del sito.
  5. Supporto on-line dell’ordine: gli acquirenti possono rientrare in possesso dei passati ordini.
  6. Registrazione e conservazione del profilo dell’acquirente: gli acquirenti possono registrarsi in qualsiasi momento, ma l’acquisto occasionale è permesso senza bisogno della registrazione. Gli acquirenti hanno la possibilità di conservare le informazioni riguardo al loro profilo (per esempio: indirizzo, e-mail, tipo e numero di carta di credito).
  7. Controllo ed esecuzione dell’ordine: prima del pagamento gli acquirenti possono verificare e cambiare i prodotti ordinati e le loro quantità, e poi procedere con un modulo precompilato con i propri dati (se l’utente è registrato).

Amministrare il negozio

L’amministrazione del negozio prevede:

  1. Amministrazione degli acquirenti: l’amministratore del negozio di aggiungere modificare e cancellare gli acquirenti dall’archivio. Gli acquirenti che visitano il sito ma non si registrano sono identificati come utenti anonimi. Una volta che un acquirente si è registrato viene creato un cookie. Se il cookie viene individuato all’entrata del sito viene recuperato il profilo dell’utente. Viene offerta anche la capacità di amministrare e cancellare gli utenti anonimi.
  2. Amministrazione del catalogo: l’amministratore del negozio ha la possibilità di aggiungere, modificare o cancellare i prodotti con uno schema predefinito ma estensibile. Il catalogo è disegnato per contenere una varietà di tipi di prodotti in una struttura gerarchica di categorie, prodotti, attributi.
  3. Amministrazione di offerte e promozioni: l’amministratore del sito può marcare un prodotto come offerta.
  4. Amministrazione della pubblicità: l’amministratore del sito ha la capacità di modificare cambiare e accrescere la risonanza dei prodotti in base alle scelte del consumatore, alle campagne in atto o ad altre pubblicità.

Ruoli nel gruppo

Per garantire il successo del progetto è opportuno che il team includa questi sei ruoli: responsabile del prodotto, responsabile del programma, sviluppo, test, formazione dell’utente, responsabile della logistica. Ciò non significa che ogni gruppo sia composto da 6 persone. Qualche ruolo può richiedere più di una persona per riuscire a compierlo, mentre altri ruoli possono essere compiuti da un’unica persona.

Ecco un esempio di una divisione del lavoro tra dieci persone in un progetto di medie dimensioni:

  • Un responsabile del prodotto
  • Un responsabile del programma
  • Tre sviluppatori:
    • Sviluppatore dei componenti per il commercio
    • Sviluppatore dell’interfaccia utente
    • Sviluppatore del database
  • Tre controllori:
    • Controllore dei componenti del commercio
    • Controllore dell’interfaccia utente
    • Controllore del database
  • Un responsabile della formazione dell’utente
  • Un responsabile della logistica